Solo un vecchio uomo era sopravvissuto, un unico magro superstite che avanzava solitario: Markandeya camminava e camminava, un passo dopo l’altro, nell’acqua ferma e scura.
Si sentiva esausto, non riusciva a scorgere alcun riparo ma solo un’interminabile palude che si stendeva fino all’orizzonte, priva di ogni traccia di vita.
Era ormai in preda alla disperazione, e stava per lasciarsi cadere, quando all’improvviso si voltò di scatto senza nemmeno saperne il motivo.
Dietro di lui vide un grande albero di banyan(*) che spuntava dalla palude e, tra le sue lunghe radici, un bambino luminoso come il sole, che gli sorrideva.
Markandeya si bloccò per lo stupore.
“Vedo che hai bisogno di riposarti – gli disse il bambino, che era il dio Vishnu – accomodati”, e socchiuse la bocca.
Si levò allora un forte vento che trascinò Markandeya attraverso la bocca del bambino e lo lasciò cadere dentro la sua pancia.
Markandeya si guardò intorno stupito: c’erano torrenti, alberi, campi di riso e mandrie di buoi.
Vide donne che portavano l’acqua sulla testa, vide città merlate, strade gremite, carovane di cammelli, fiumi di popolazioni … nella pancia di Vishnu vide il mondo intero in tutta la sua bellezza, vide l’oceano profondo, vide il cielo infinito.
Markandeya camminò e camminò per più di cento anni, senza mai raggiungere la fine della pancia del bambino.
Finché il vento soffiò di nuovo e Markandeya si sentì risucchiare: uscì dalla bocca di Vishnu, sotto l’albero di banyan.
Il bambino allora gli sorrise di nuovo: “Spero sia stato bello riposarti in me”.
(*) Banyan…che albero è??? Si tratta di un Ficus, detto anche ‘albero della conoscenza’. Il banyan si rigenera attraverso i propri stessi rami che con il tempo si piegano verso il terreno e diventano radici di nuovi alberi. In India lo trovi al centro dei villaggi!
Ti è piaciuta questa antica storia dall’India? Possiamo giocarci insieme!
Ogni storia può essere raccontata tramite parole, immagini, burattini, ombre o…posizioni del corpo! È così che gli indiani hanno imparato a tramandarsi queste antiche leggende.
La prima posizione che vogliamo farti conoscere ci sta molto a cuore, ed è quella del bambino felice – come Vishnu in questa storia. Eccola qui.
POSIZIONE DEL BAMBINO FELICE
Per eseguirla assicurati di esserti ben riscaldato con un po’ di stretching, poi stenditi su un tappeto. Porta le gambe al petto e abbracciati le ginocchia, puoi riposarti così tutto il tempo che vuoi. Poi afferrati i piedi, inspira gonfiando la pancia, e mentre espiri stendi le gambe.
Quando eri molto piccolo lo facevi spesso, non ti sembra?!
ORA CONTINUA TU!
Stampa in A4 gli allegati qui sotto e divertiti a completare le pagine; conservale tutte e mettile insieme per realizzare il tuo personale quaderno di yoga. Alla prossima storia!
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